Avete mai desiderato entrare nell’inquietante e fiabesco mondo di Tim Burton? Questo sarà possibile a Milano dal 13 dicembre al 9 marzo 2025, grazie al Tim Burton’s Labirinth, la nuova entusiasmante mostra basata sulle opere del maestro delle tenebre. Il suo stile inconfondibile e la sua filmografia di successi adatti a tutte l’età, rendono il regista di “Edward mani di forbice” (1990) e “Nightmare Before Christmas” (1993) uno dei più amati sulla scena cinematografica e un ottimo compromesso tra gli appassionati d’animazione e i cinefili più esigenti.
Tim Burton muove i primi passi nel cinema lavorando come animatore per l’industria Disney, che favorì la sua formazione offrendogli la possibilità di frequentare l’esclusiva California Institute of Arts, in seguito alla vincita di una borsa di studio. L’azienda di Mickey Mouse lo portò con sé nella realizzazione del cortometraggio “Red e Toby Nemiciamici” (1981) e gli consentì di lavorare al suo primo personale soggetto nel cortometraggio del 1984 “Frankenweenie”. Quest’ultima pellicola portò alla rottura dei rapporti tra il filmmaker e la Disney, già tumultuosi a causa dell’atteggiamento opprimente e censore della casa di produzione californiana. La definitiva rampa di lancio arriva grazie alla Warner, con la quale Tim Burton svilupperà “Beetlejuice” (1988), basato sull’omonimo fumetto di Bob Kane. Questo film rappresentò il primo contatto tra il giovane Burton e il cinema di serie A, avendo a disposizione un cast di rilievo che coinvolse interpreti del calibro di Michael Keaton, Winona Ryder, Alec Baldwin e Catherine O’Hara. Gli anni Novanta sono quelli del “boom”, mentre i Duemila consacrano il regista portando la sua reputazione alle stelle, con opere sempre più originali e fantasiose, ma anche budget accessibili e cast importanti, come nel caso de “Il mistero di Sleepy Hollow” (1999), “La sposa cadavere” (2005), “La fabbrica di cioccolato” (2005), “Alice in Wonderland” (2010), “Sweeney Todd: Il diabolico barbiere di Fleet Street” (2007) e “Dark Shadows” (2012). In queste opere spiccano i fedelissimi di Burton, voluti al proprio fianco in svariati progetti cinematografici, come l’ex moglie Helena Bonham Carter, Johnny Depp e il compositore Danny Elfman.
Quest’anno il regista californiano ha fatto gli onori di casa aprendo la Mostra del Cinema di Venezia e presentando il suo nuovo film “Beetlejuice Beetlejuice”, sequel dello spiritello del 1988, che vede il ritorno degli attori originali più qualche new entry come Jenna Ortega e Monica Bellucci.
Tim Burton è un cantastorie dei nostri tempi, in grado di farci viaggiare con la fantasia in modo dolce e allo stesso tempo adrenalinico, grazie alle sue impronte dark e le colonne sonore coinvolgenti. Tutto questo rende il Tim Burton’s Labirinth una vera e propria esperienza da non perdere per grandi e piccoli, comprendendo 15 stanze che entreranno nel profondo dei principali temi dell’universo burtoniano. I prezzi della mostra vanno dai 18 euro della tariffa base ai 28 euro per il biglietto Premium, che offre due ingressi a persona nella stessa fascia oraria, uno sconto del 12% presso lo shop e un gadget in regalo. Questo labirinto di emozioni permetterà ai fan di entrare in connessione con la mente visionaria del filmmaker e di vivere un intenso viaggio in un mondo a cui la realtà che conosciamo non ha accesso.