DAL MONDO
È stato archiviato il caso che coinvolge l’attore e regista Alec Baldwin e che lo vedeva accusato per l’omicidio colposo dell’operatrice quarantaduenne Halyna Hutchins.
Il fatto è accaduto nell’ottobre 2021 in New Mexico, sul set di “Rust”, pellicola western diretta da Joel Souza, dove un proiettile è esploso in modo apparentemente accidentale da una pistola che doveva essere caricata a salve. Il divo di Hollywood rischiava fino a 18 mesi di detenzione, pena già assegnata separatamente ad Hannah Gutierrez, la responsabile a cui era stata affidata la gestione e la messa in sicurezza delle armi di scena.
La notizia della tragedia ha scosso non solo il mondo cinematografico, ma anche i media e i fan del celebre interprete. Classe 1958, Alexander Rae Baldwin III, noto al pubblico come Alec, vanta una filmografia prestigiosa e composta da pellicole divenute veri e propri cult, tra cui: “Americani” (1992), “The Aviator” (2004), “The Departed” (2006), “To Rome with love” (2012) e tanti altri.
Il motivo dell’archiviazione è l’occultamento, da parte dell’accusa, dei proiettili che hanno causato il terribile incidente, dato che la consegna di questi ultimi è avvenuta direttamente alla polizia, impedendo all’avvocato difensore Alex Spiro di entrarne in possesso.
Nonostante le proteste della procuratrice Kari Morrissey, la giudice ha messo fine alla vicenda che coinvolgeva l’attore newyorkese, denunciando una certa “malafede” da parte del pubblico ministero.
Baldwin, dopo essere stato aggiornato della situazione, è scoppiato in lacrime e si è apprestato ad abbracciare i suoi legali e la moglie Hilaria, felici per aver evitato un’enorme macchia che avrebbe rovinato la sua carriera e la sua stessa vita, tuttavia, l’annullamento non esclude la possibilità di istruire un nuovo processo a suo carico, dato che non si ha ancora una verità oltre ogni dubbio su come siano andato le cose.