NARDÒ
Ripristini stradali imperfetti, partono controlli a tappeto sulle autorizzazioni degli ultimi cinque anni. Con una nota a firma del sindaco Pippi Mellone e dell’assessore ai Lavori Pubblici Oronzo Capoti, infatti, l’amministrazione comunale ha informato le società responsabili delle opere infrastrutturali per servizi (Aqp, 2iretegas, Enel, Telecom, Fibercoop, Open Fiber, Fastweb) che avvierà una puntuale attività di verifica delle autorizzazioni (rilasciate negli ultimi cinque anni e ad oggi scadute) alla manomissione del suolo pubblico per l’esecuzione di interventi sulla rete idrica, elettrica, gas o fibra.
Ogni manomissione e relativo ripristino non eseguiti a regola d’arte saranno sanzionati come prevede la legge. Nel contempo, però, è stato assegnato alle aziende un termine di 30 giorni utile a consentire verifiche in proprio su tutti gli interventi ed eventualmente a provvedere ad eseguire alla lettera quanto indicato nelle autorizzazioni, che contengono prescrizioni, condizioni e scadenze molto precise.
Il tema della manomissione del suolo pubblico e della bontà dei successivi ripristini, evidentemente, è connesso al decoro delle superfici stradali, alla tutela degli ingenti investimenti dell’amministrazione comunale sul manto negli ultimi anni e soprattutto alla sicurezza di automobilisti, motociclisti, ciclisti e pedoni. Già in passato una serie di ripristini inadeguati del manto stradale – essenzialmente buche, avvallamenti e rattoppi sbagliati – ha indotto il Comune di Nardò a diffidare le aziende, a pretendere il rigoroso rispetto delle autorizzazioni rilasciate e in qualche caso a sanzioni a norma del Codice della Strada (art. 21).
“La città è la casa di tutti – evidenzia con forza l’assessore Oronzo Capoti – e noi abbiamo il dovere di difenderla. Ci sentiamo responsabili degli investimenti fatti per renderla più bella e soprattutto della salute dei nostri concittadini. Non tolleriamo il mancato rispetto delle prescrizioni e delle scadenze contenute nelle autorizzazioni dei nostri uffici, frutto anche di un lavoro molto faticoso di programmazione e di concertazione con le aziende. Tutti capiamo che si tratta di interventi che migliorano le città e la nostra qualità della vita, basti pensare a quello che sta per fare Aqp sulla rete idrica. Ma tutto questo non deve avere un costo in termini di buche, avvallamenti e rattoppi indecenti. Ci sono delle regole e vanno rispettate”.