GALLIPOLI
Rinnovato nei giorni scorsi il Consiglio di amministrazione della storica Confraternita gallipolina di “Maria SS. del Monte Carmelo e della Misericordia”, meglio conosciuta in città anche come Confraternita del Carmine. Oltre al riconfermato priore Enzo Della Rocca, sono stati eletti il primo assistente Emanuele Ortis, Tonio Tondo (2° assistente), Daniele Garzia (1° consigliere), e Cosimo Carrozza (2° consigliere).
Il suggestivo rito di insediamento del neoeletto Consiglio, a cui partecipano anche i priori delle altre 9 confraternite cittadine, si terrà il 3 giugno prossimo, alle ore 19,30, nell’omonima chiesa confraternale del centro storico, durante la solenne Celebrazione Eucaristica presieduta dal padre spirituale del sodalizio (che è anche componente di diritto del Consiglio) e parroco della cattedrale di Sant’Agata, mons. Piero De Santis.
Tra i primi adempimenti del Consiglio, che resterà in carica per i prossimi 5 anni, c’è stata pure la nomina degli “officiali” che collaboreranno nella conduzione del servizio confraternale, e cioè Maria Grazia Manno (segretaria), Tamara Fiorito (cassiera), Mario Casole e Tommaso Picciolo (animatori liturgici), Damiano Semeraro (maestro di formazione), Maria Grazia Casalino, Francesca Legari e Aldo Pizzileo (revisori dei conti).
Risalente al periodo medievale, e ben radicata nel tessuto sociale della città, la Confraternita conta oggi ben 323 iscritti. Un tempo raccoglieva pure tutti i patrizi gallipolini. Tra i numerosi compiti del sodalizio, c’era quello di farsi carico delle spese funerarie delle famiglie indigenti e, fin dalla notte dei tempi, pure quello di celebrare con tutti gli onori la festa dell’Addolorata, il venerdì che precede la settimana santa.
Quel giorno, che tuttora apre ai tradizionali riti della settimana santa, tutta la città si ferma, in attesa che a mezzogiorno in punto esca dalla chiesa confraternale il simulacro della Madonna Addolorata, per la solenne processione (che rientra solo a sera inoltrata, dopo la benedizione del mare), a cui partecipa il vescovo e tutti i sacerdoti gallipolini e della diocesi.
«Continuiamo a lavorare nel segno della ecclesialità, della evangelicità e della missionarietà a gloria di Dio e della Madonna, perché da parte nostra non c’è altro interesse che quello di porci al servizio della Chiesa e della comunità -dichiara il priore Della Rocca, che prosegue- Nel rito di insediamento affideremo al Signore il nostro mandato per il prossimo quinquennio. Inizia un nuovo cammino per la Confraternita. E ogni nostro incarico non sarà dettato da sete di potere, perché, più che una gratificazione, è considerato un onere che ha il solo scopo di rendere un servizio saggio e prudente alla confraternita e alla Chiesa, unitamente al dovere di tenere alti il buon nome e la dignità del nostro sodalizio. Sicuramente tutto questo contribuirà ad apprezzare il valore autentico della nostra appartenenza», conclude.