LECCE
Svincolato dal prossimo 30 giugno, Mattia Caldara, 30 anni lo scorso 5 maggio, potrebbe diventare un obiettivo del Lecce.
Il difensore bergamasco, infatti, è già stato alle dipendenze di mister Gotti a La Spezia nella stagione 2022/2023, dove ha totalizzato 14 presenze con ampio minutaggio nelle 22 partite dirette dal tecnico veneto.
In passato il mister giallorosso aveva espresso gradimento sul centrale, giudicandolo molto adatto alla sua difeso a tre. Di lui ha poi detto: “È un ragazzo che si è presentato in condizioni fisiche difficili, ha giocato in condizioni difficili. È uscito dall’undici e ha continuato a lavorare con abnegazione, spirito, come se fosse il capitano. È un bell’aiuto per i giovani.”
Una stima ricambiata perché Caldara ha definito Gotti “un mix tra Sarri e Gasperini”.
Sulla valutazione pesano però le incognite sullo stato di salute del centrale ex Milan e Juventus, nell’ultimo anno mai considerato da Pioli nonostante i numerosi infortuni difensivi in casa rossonera.
Caldara ha ben impressionato a Bergamo nella classica difesa a tre gasperiniana nelle stagioni 2016-2018 totalizzando anche 10 reti in 65 presenze e guadagnando la maglia della nazionale maggiore. Poi il trasferimento al Milan, dove ha giocato due sole partite, entrambe nelle coppe, una in coppa Italia e l’altra in Europa League.
Lecce ha già saputo recuperare campioni che si erano un po’ persi come Samuel Umtiti, dando loro una seconda possibilità e una nuova vita calcistica. Sarà Caldara l’innesto giusto anche in quest’ottica?