SALENTO
Ammonta a 123mila euro il totale delle ammende comminate al Lecce per intemperanze dei tifosi nella stagione appena trascorsa. Una cifra considerevole, superiore alla metà dei soldi investiti dal Lecce per comprare dal Nordsjaelland Patrick Chinazaekpere Dorgu, giovane danese oggi nel mirino delle grandi squadre.
Dallo studio esclusivo di DeFinibus, basato sui 40 referti del giudice sportivo, emerge che in 22 partite sulle 38 disputate in serie A la società ha ricevuto multe da 1500 a 15000 euro per un totale di 118.500 euro.
18 di queste partite si sono giocate in casa, 4 in trasferta (Verona, Empoli, Frosinone, Reggio Emilia). La partita senza multe al Via del Mare è Lecce-Torino. In Coppa Italia il Lecce ha subito multe per un totale di 4500 euro sia in occasione di Lecce-Como sia in occasione di Lecce-Parma.
Le multe sono collegate al lancio di 41 petardi, 42 fumogeni, 33 bottigliette, 1 accendino e 2 oggetti. La stima è prudenziale dal momento che i referti non sempre indicano il numero esatto di petardi, fumogeni, bottigliette e oggetti lanciati, recando a volte la dicitura “alcuni”, altre “numerose”.
Il tifo “più caro” si è tenuto in occasione di Lecce-Napoli (0-4), quandoil lancio di cinque fumogeni, un petardo e numerose bottigliette di plastica sia in campo che nel settore ospiti è costato 15mila euro.
Nella classifica generale di serie A per multe, il Lecce si piazza secondo dietro al Napoli (149mila euro) e davanti alla Roma (90mila euro), con una quota pari al 12,7% del totale (pari a 930mila euro).
Durante la scorsa stagione al Lecce erano stati inflitti circa 70mila euro in ammende.
Tutte le sanzioni a carico dell’US Lecce sono state attenuate ai sensi dell’articolo 29, comma 1, lettera b), del codice di giustizia, dal momento che la società ha concretamente cooperato con le Forze dell’ordine e le altre Autorità competenti per l’adozione di misure atte a prevenire i fatti violenti o discriminatori, ponendo in essere gli atti di prevenzione e vigilanza concordati e prescritti dalle norme di settore.
Il focus non comprende alcune multe disposte a seguito di comportamenti di tesserati come i 10mila euro a titolo di responsabilità diretta per il comportamento tenuto al termine di Lecce-Milan dal presidente Sticchi Damiani o i 2mila euro seguiti all’espulsione di Kaba in occasione di Juventus-Lecce per comportamento scorretto nei confronti di un avversario e per simulazione.