Arthur Fleck sta tornando e non è più solo. Manca meno di un mese all’arrivo nelle sale di “Joker – Folie À Deux” sequel del film che ha scosso il mondo e diviso il pubblico, sollevando un polverone sul canone del personaggio e sull’etica delle sue azioni. Tra chi lo adora e chi considera la pellicola sopravvalutata, il Joker di Todd Philips ha fatto parlare di sé per i temi trattati e per la trama, intermedia tra il passionale e il disturbante.
Arthur è un comico fallito che vaga per le strade di Gotham City, costantemente vessato dalla società, dalla sua mente e dal suo desiderio di successo. Il sentimento di frustrazione costante, insieme alla sua infanzia difficile e allo strano rapporto con la madre contribuiscono a far sprofondare gradualmente Arthur nella follia. Il suo comportamento si identifica come instabile ed è caratterizzato da una risata triste ed incontrollabile, sintomo di una serie di disturbi mentali e che man mano contribuisce a creare una barriera di incomprensibilità tra lui è la società civile, rendendo Fleck un soggetto inquietante e potenzialmente pericoloso agli occhi della gente e, al contempo, un bersaglio fragile per i malviventi. Tutte le ingiustizie subite spingono Arthur verso un turbinio di violenza, da lui giustificata da tutte le cattiverie e i traumi che ha dovuto sopportare e che la sua mente non è riuscita a gestire.
La pellicola è stata un terremoto nella coscienza delle persone, mettendo a nudo una malvagità realmente esistente ed ambivalente, dotata di stessa causa e stesso effetto. L’intensità dell’opera viene incrementata dalla performance di Joacquin Phoenix, che mette in mostra tutto il suo talento e il suo dolore in un ruolo complesso ed emotivamente potente come quello dello straziato clown di Gotham. La storia di Arthur potrebbe apparire come un prequel di Batman, in cui viene finalmente messo alla berlina il brutale passato del più popolare antagonista della saga. Le incongruenze, tuttavia, sono troppe per poter avvalorare questa tesi; dunque, è bene considerare la storia di Arthur Fleck come qualcosa che si discosta totalmente dal noto franchise e che prende in considerazione la storia di Joker in quanto individuo con una vita vissuta da lui in prima persona, un punto di vista che può solo darci uno spunto per poter dare una spiegazione alla natura del Joker originale.
“Folie a Deux” si preannuncia come una coerente continuazione del viaggio nella tempestosa psiche di Arthur, ormai giunto ad un punto di non ritorno. Il nuovo film mantiene la direzione originale di Todd Philips, regista apprezzato per le sue commedie avventurose e divertenti come “Una notte da leoni” (2009) e “Parto col folle” (2010). Il plot racconta le vicende postume all’arresto di Arthur, che lo vedono rinchiuso nell’ospedale psichiatrico di Arkhram in attesa del processo per le sue malefatte guidate dalla necessità di vendetta. Durante la sua prigionia incontra Harleen Quinzel (Lady Gaga), nota come Harley Quinn, una dottoressa che, incuriosita dalla figura del Joker, finisce per innamorarsene fino ad intraprendere con lui una pericolosa relazione tossica, dando il via ad una tragica e romantica avventura. Quella interpretata dalla popstar si propone come una nuova Harley Quinn, anche lei scritta in modo del tutto rinnovato per poterla adattare alla Gotham alternativa ideata da Philips.
Nel cast del film, che uscirà nelle sale italiane il 2 ottobre, oltre alle due stelle di Hollywood ci sono anche Zazie Beetz, Harry Lawtey, Jacob Lofland, Brendan Gleeson e Steve Coogan. L’attenzione e le aspettative sono, tuttavia, concentrate sul duo protagonista, che daranno vita a un amore spinto al limite, così bello e tossico da contrapporsi alla società nella sua forma più ingiusta, sbagliata e buonista.