Quando la sera sei annoiato e stanco, ma troppo attivo per dormire, la risposta è una sola: thriller! Uno dei generi più apprezzati da quel tipo di pubblico che non si accontenta e che cerca sempre nuove emozioni. Realizzare un film di questo genere non è un’esperienza facile, è necessario essere puntigliosi per poter strumentalizzare la tensione mantenendo l’equilibrio tra il dramma e l’horror. I maestri del settore sono un club esclusivo guidato da grandi autori e registi, da Stephen King ad Alfred Hitchcock, che hanno fatto tremare lettori e spettatori con opere cupe ed innovative.
Oggi, il futuro del cinema thriller è affidato al visionario M. Night Shyamalan, regista e sceneggiatore di film che hanno portato una profumata aria di rinnovamento sul grande schermo. La sua novità dell’anno arriva nelle sale il 7 agosto, giorno in cui il regista presenterà all’Italia “Trap”, un’opera che si prospetta travolgente e che farà tenere il pubblico con il fiato sospeso. Lo stile di Shyamalan è caratterizzato dalla proposta di storie singolari e lontane dal concetto di cliché, una peculiarità che si manifesta anche in questo suo ultimo progetto.
La trama di “Trap” è semplice ed originale, un misterioso serial killer si aggira tra la folla durante un concerto musicale, senza sapere che tutto intorno a sé era stato organizzato ad hoc per coglierlo in trappola e mettere fine alla sua scia di sangue. L’assassino dovrà tentare in ogni modo di non dare nell’occhio e di divincolarsi dalla rischiosa situazione. Il cast vede come protagonista Josh Hartnett, seguito da Hayley Mills, Alison Pill, Ariel Donoghue e Kid Kudi. Tra gli interpreti anche Saleka Shyamalan, attrice, musicista di R&B statunitense e figlia maggiore del regista, con il quale ha collaborato in vari progetti cinematografici.
M. Night Shyamalan, di origini indiane e naturalizzato statunitense, è un vero e proprio pilastro del genere, status conquistato attraverso una filmografia di spicco e distribuita nei suoi 27 anni di carriera. Egli raggiunge il successo nel 1999 con il cult intitolato “Il Sesto Senso” divenuta ben presto una delle sue opere più celebri.
Successivamente ha cavalcato l’onda con pellicole ambiziose e che non hanno tradito le aspettative, come “Unbreakable” (2000), con Bruce Willis e Samuel L. Jackson, seguito dall’horror “The Visit” (2015) e il devastante “Split” (2016), con James McAvoy e Anya Taylor-Joy. Negli ultimi anni Shyamalan ha mantenuto stabile il suo stile e i suoi standard, proponendo al mondo storie emozionalmente intense, che fanno leva sui sentimenti e sulle paure più latenti dello spettatore, come in “Old” (2021) e nell’inquietante “Bussano alla porta” (2022).
Ormai il conto alla rovescia sta per scadere, il fantasista del cinema torna nelle sale per il suo pubblico, impaziente di scoprire in quale dimensione lo trasporterà ancora una volta