Amore e vendetta sono tra i migliori ingredienti per una coinvolgente storia romantica. I grandi racconti puntano soprattutto sugli amori impossibili che si concludono con un lieto fine, come nelle più classiche delle fiabe Disney, oppure finiscono in modo oscuro come le tragedie shakespeariane. Ai margini di questa visione poetica si colloca Eric Draven , giovane abitante di una Detroit spinta al limite dal crimine e dalla violenza. Eric (Brandon Lee) è il feroce e tormentato vendicatore de “Il Corvo”, pellicola del 1994 diretta da Alex Proyas e basata sull’omonimo fumetto di James O’Barr. Il film è caratterizzato da un’atmosfera dannata e da una violenza empatica, che innalzano il sentimento di vendetta verso una dimensione giustificata e più positiva.
La trama si sviluppa in una tenebrosa Detroit, durante quella che viene definita “la Notte del Diavolo”, in cui per poche ore vengono abrogate le leggi della civiltà per dare sfogo agli istinti più cruenti. Durante questa cupa nottata fuori controllo, un gruppo di balordi si introducono nella casa di Eric, in cui vive con la futura sposa Shelly Webster.
Il branco si accanisce sulla ragazza, riservandole un trattamento disumano che la porterà ad una morte di stenti. Al suo ritorno all’abitazione, anche Eric viene crudamente assassinato, ma il sentimento di vendetta diventa tale da permettere a Draven di tornare dal mondo dei morti per scovare i quattro responsabili della triste fine della sua amata e ucciderli uno per uno, senza pietà.
Trent’anni dopo il suo debutto, quest’opera è ancora circondata da un alone di mistero, non solo a causa della sua natura brutale e passionale, ma anche per una tragica vicenda avvenuta sul set l’anno prima del suo rilascio. Il 31 marzo 1993, l’interprete Brandon Lee muore, durante le riprese della scena clou de “Il Corvo”, a causa di un proiettile provenuto da un’arma di scena che non era stata messa in sicurezza. La dipartita dell’attore, figlio primogenito dell’iconico Bruce Lee (anche lui misteriosamente scomparso), ha contribuito a costruire la leggenda che ricopre la sua famiglia e il film che l’ha consacrato.
Dopo ben tre decenni e un sequel da dimenticare, Eric Draven ritorna al cinema con una moderna rivisitazione diretta da Rupert Sanders, regista di “Biancaneve e il cacciatore” (2012) e dell’opera cyberpunk con Scarlett Johannson, “Ghost in the Shell” (2017). Questa nuova versione del vendicatore di Detroit non è da considerarsi un reboot dell’opera originale, bensì un nuovo adattamento del fumetto di O’Barr che, tuttavia, porta avanti questa nuova rischiosa tendenza cinematografica di far rivivere vecchie glorie davanti agli occhi di un pubblico del tutto cambiato nel corso del tempo.
Questo grande ritorno vedrà la luce, nei cinema italiani, il 28 agosto ed Eric Draven rivivrà grazie all’interpretazione dell’attore svedese Bill Skarsgard, già noto per il ruolo del terrificante Pennywise in “It” (2017). Nel cast del nuovo film, distribuito da Eagle Pictures, ci saranno anche FKA Twigs, Danny Huston, Laura Birn, Jordan Bolger, Sami Bouajila, Isabella Wei, David Bowles.