DALL’ITALIA
All’Arechi di Salerno è andato in scena sabato il raduno di Operazione Nostalgia, la partita delle vecchie glorie che ha visto il ritorno in uno stadio di Roberto Baggio. In campo davanti a ventimila tifosi e accanto a Totti, Di Natale e Trezeguet c’erano anche diversi ex del Lecce, dal più acclamato, Ernesto Chevanton, ai portieri delle due squadre, Amelia e Chimenti, passando per Savino, Tonetto, Maini, Garzya, Di Michele, Moscardelli.
È finita 7-7 e 5 di questi 14 gol sono stati segnati da ex giallorossi: doppiette di Maini e Di Michele e un gol di Moscardelli.
Sugli spalti tanto entusiasmo. Noi abbiamo ascoltato diversi tifosi che si sono presentati allo stadio indossando la maglia del Lecce.
Gianluca, il più anziano e appassionato, tarantino, ma di padre leccese, vestiva la maglia del Lecce 1990-1991, l’anno dello sponsor Dreher e della retrocessione con Boniek in panchina e Mazinho e Conte in campo. Una maglia firmata da idoli come Zunico, Alenikov e Pedro Pasculli.
La maggior parte di loro non viene del Salento. Lorenzo da Roma indossava la maglia 1997-1998 con lo sponsor Banca del Salento, regalata dal padre di origine salentina. Affezionatissimo a Chevanton, ricorda il gol di Govedarica a San Siro nell’anno di quella maglia, segue il Lecce con passione da lontano, è soddisfatto del Lecce di Gotti.
Gettonatissima la maglia di Chevanton, originale e non. Antonello dalla provincia di Salerno ricorda il gol di Chevanton contro il Napoli, utilissimo per una sua vittoria al fantacalcio. Francesco da Taormina, anche lui con la maglia del 19 uruguaiano comprata in gita a Lecce, stila la sua top 5 della storia del Lecce: Conticchio, Chevanton, Vucinic, Bojinov e Giacomazzi.
Carlo dalla provincia di Caserta si porta addosso la 19 di Chevanton del 2003, originale, indossata durante un Lecce-Juventus e regalata dai parenti. Rivendica di aver puntato su Krstovic al fantacalcio e il montenegrino ha ricambiato la sua fiducia con il giusto contributo.
Eros, invece, è in fila con la maglia di Vugrinec del 2001/2002, l’anno della retrocessione con Popescu. La maglia è stata regalata dallo zio che l’ha conquistata allo stadio alla fine di un Milan-Lecce.
Tra i salentini, Mattia da Lecce si è presentato con una maglia celebrativa dell’11 che nel 2003-2004 fece l’impresa al Delle Alpi contro la Juventus (3-4 sotto la guida di Delio Rossi con doppietta di Konan), con lui Simone da Veglie con la terza maglia blu mare del 2019/2020, stagione “del buon gioco, ma sfortunata”.
E a sorpresa è spuntato anche un giovane con addosso la maglia di Mounard del Gallipoli…
Una bella serata di calcio autentico con un pensiero: a quando una squadra Lecce legends ufficiale? Sarebbe l’ideale veicolo di passione e storia.