GALLIPOLI
Gallipoli, da “Città Bella“, a città ancora più “bella”, vivibile e a misura d’uomo non solo nelle zone residenziali e “in” dell’abitato, grazie ad alcuni giovani aderenti all’associazione “Farò”.
Sono diverse, infatti, nel corso dell’anno, le iniziative a difesa dell’ambiente: e da ultimo, proprio in questi giorni, abbellendo con murales alcuni palazzi di viale Europa, sono andati ben oltre, portando luce e colori anche nei quartieri popolari, periferici e degradati della città, come spiega il referente locale di “Farò”, Federico Perrella.
«Oh my G.A.D” è un progetto di rivalutazione urbana nato proprio per questa ragione un anno fa, la grande voglia di comunicare in maniera forte e alternativa ha partorito questa idea di utilizzare la street Art come mezzo per rivalutare zone a volte dimenticate, o che non rappresenteranno mai il soggetto di una cartolina.
Quartieri popolari spesso testimoni involontari di situazioni difficili e, nei casi più gravi, di abbandono e degrado sociale. Ma le persone che abitano questi luoghi, identificano la loro città nella strada di casa, nella via dove sono cresciuti, nei posti che hanno lasciato un ricordo indelebile nel loro percorso di crescita. Anche questi luoghi hanno diritto alla bellezza, alla rivalutazione, come chi li vive tutti i giorni.
Il nostro progetto -prosegue Federico Perrella, a nome anche degli altri volontari- vuole promuovere i quartieri popolari e la loro comunità, per dare la possibilità a chi lo vive di poter godere di luoghi che lascino la possibilità di esprimersi, di pensare, di costruire la propria consapevolezza e il proprio ruolo all’interno della società.
Siamo convinti che il ruolo delle associazioni, come appunto quella nostra, nate proprio in questi luoghi sia quello di proporre un cambiamento condiviso e mai imposto, disinnescando un quotidiano a volte pericoloso e preparando il terreno per un graduale riscatto sociale. Spesso sentiamo dire “togliamo i ragazzi dalla strada”, noi invece vorremmo rendere la strada un luogo sicuro dove crescere, ricco di stimoli e occasioni per potersi ritagliare il proprio posto all’interno della “comunità», conclude.